martedì 7 settembre 2010

Simone Mantia: dalle nostre radici inizia il nostro futuro


La vita musicale in Italia non sta vivendo i suoi momenti migliori, oramai è evidente per tutti, ci sono sempre meno concorsi e quando  sembra che finalmente uno sia riuscito ad avere il tanto desiderato posto fisso…. scatta il blocco delle assunzioni da decreti come quello di Bondi  (che si sono ripetuti nel corso degli ultimi quindici anni), anche i Conservatori hanno i loro problemi, con una riforma che ancora nessuno ha capito se sia entrata in vigore o meno, gli studenti che chiedono: ma come funziona il nuovo ordinamento? Risposta: bohhh!!!
Ed anche qui il problema del precariato ad oltranza.
Nonostante questo però, ci sono ancora dei sognatori, dei coraggiosi che decidono di intraprendere la carriera del musicista, senza preoccuparsi di quello che sarà, perché quando uno crede in un sogno ha la certezza che prima o poi  si avvererà.
E’ a voi allora che dedico questo post, consigliandovi di visitare questo sito:

L'ho scoperto leggendo un articolo dall’Iternational Tuba Euphonium Association Journal (I.T.E.A.) sulla collezione di Simone Mantia.
Palermitano, è immigrato degli Stati Uniti  nel 1890, diventando poi una leggenda con l’Euphonium, ma anche con il trombone, ricoprendo i ruoli più importanti nelle bande ed orchestre di New York.
Per chi di voi è  già membro dell’I.T.E.A., è possibile leggere l’articolo a cura di Gretchen Renshaw su Simone Mantia nel Vol 37 Number 3 Spring 2010 dell’ ITEA Journal, a quelli  invece che non fossero membri…consiglio vivamente di iscriversi, facciamo aumentare la comunità italiana all’interno di quest’associazione.
Ricordiamoci che in Italia ci sono stati, e ci sono tuttora,  musicisti capaci di far valere il proprio nome in giro per il mondo; spesso questi personaggi sono diventati leggendari in paesi come l’america, e gli americani fanno tesoro dell’apporto che queste figure hanno dato e danno al loro paese, facendo approfondimenti, collezioni, concorsi intitolati a loro nome, recuperando le registrazioni storiche.
Non dimentichiamo le nostre radici musicali e culturali, cerchiamo di coltivarle, anche se sono altri ad aprirci gli occhi su esse, teniamo duro andando avanti per la nostra strada e magari un giorno anche l’Italia potrà rivivere un nuovo rinascimento.

Il futuro è di chi ancora crede nei propri sogni.

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